Ogni anno dal 1991 Improbable Research tiene la sua parodia del premio Nobel, chiamata Ig Nobel, con lo scopo di premiare le ricerche più improbabili.
Che la scienza si prenda troppo sul serio, è un luogo comune sfatato da tempo. Gli scienziati spesso sono, a loro modo, burloni e hanno un grande senso dell’umorismo. Alcuni però si “perdono” nelle loro ricerche e smarriscono il contatto con la realtà. Il Premio Ig Nobel, che quest’anno festeggia la venticinquesima edizione, nasce con lo scopo di premiare, appunto, le ricerche più “ignobili”.
Che lo scopo sia gogliardico è evidente anche dal nome, che fa la parodia al più celebre dei premi, ma fa comunque riflettere: le ricerche premiate sono tutte ufficiali, con tanto di pubblicazioni al seguito. Almeno per un po’, quindi, qualcuno le ha considerate importanti o rilevanti.
Premio (non) ambito
L’edizione 2015 vede, per nostra fortuna, un solo vincitore italiano, nella categoria business, insieme ad altri due ricercatori. La loro scoperta? Molti uomini d’affari che amano il rischio fin da bambini, hanno superato senza gravi conseguenze eventi disastrosi (per esempio terremoti, eruzioni, tsunami e così via).
Ma la lista dei vincitori comprende perle ancora migliori. Il premio Ig Nobel 2015 per la biologia, per esempio va a una ricerca che dimostra(!) come, mettendo una coda finta a un pollo, questo cammina in modo simile a quello che si immagina per i dinosauri. Altre “perle” comprendono capire quanto è grave un’appendicite misurando quanto soffre il paziente sui dossi stradali, la classificazione del dolore causato dalle punture di insetto, per tipo di insetto o per parte del corpo, e la formula chimica per annullare parzialmente la cottura di un uovo.
Fonte foto copertina: Plos One